Il termine più utilizzato negli ultimi mesi tra la popolazione di tutto il mondo è “Corona-Virus”, è questa la parola più ricercata su internet e l’argomento maggiormente trattato in TV. Tutto questo interesse non è sufficiente perché si abbiano le conoscenze necessarie per poterne parlare competentemente tra adulti. E se il nostro interlocutore fosse un bambino? E se il bambino in questione avesse difficoltà cognitive, emotive, attentive? Come poter spiegare il motivo per cui la sua routine è stata improvvisamente sconvolta?
Sia chiaro che tutti i bambini hanno una particolare sensibilità, a volte aumentata, altre diminuita, ma sempre diversa dall’adulto. Perciò ogni bimbo può aver avvertito lo stato di allerta e preoccupazione in cui è costretto a vivere a causa dell’emergenza Covid-19, sia per una percezione personale del cambiamento che per l’innata capacità di assorbire lo stato d’animo altrui.
Tale condizione può incidere sul comportamento del piccolo.
La prima cosa da fare da parte del genitore è non allarmarsi: una modifica dell’atteggiamento del proprio figlio è strettamente dipendente dal nuovo stato in cui si trova a vivere. Ciò che è importante è riuscire a tamponare al meglio la situazione contenendo lo stato emotivo del bambino.
Esistono condizioni in cui conoscere l’emotività e condividerla con l’altro è particolarmente complicato, ma questo non deve scoraggiare, piuttosto è necessario pensare che ogni bambino, nella sua unicità, abbia bisogno di strategie altrettanto uniche e personali, in grado di sostenerlo nelle sue individuali esigenze. Qui di seguito ne saranno indicate alcune:
- Racconto delle fiabe: attraverso il racconto fantastico è possibile introdurre i bambini nel proprio vissuto emotivo. L’uso della fiaba permette al bambino di proiettarsi nel personaggio e di vivere la sua avventura, così da poter comprendere in maniera facilitata anche le proprie emozioni. I vari personaggi creati affrontano battaglie, avventure, ricerche e superano varie difficoltà, ma ne usciranno sempre vittoriosi. Infatti ciò che non deve venir meno nel racconto è proprio il lieto fine. La fiaba deve essere semplice, breve, carica di vissuto emotivo e con il giusto equilibrio tra l’ambiente, l’atmosfera e lo svolgimento del racconto;
- Uso del disegno: il disegno rappresenta da sempre uno dei principali canali espressivi dell’uomo. L’uso di foglio e colori permette di dare libero sfogo alla fantasia e di far venir fuori tutto ciò che si nasconde dentro il proprio animo. Ciò è possibile ancor di più in un bambino. Lasciando in libertà l’immaginazione del piccolo sarà possibile notare come il suo operato possa rappresentare le sue emozioni. È utile quindi commentare insieme il disegno realizzato ed eventualmente rielaborarlo per crearne uno nuovo che susciti emozioni positive;
- Il gioco: utilizzando il gioco il bambino scopre la realtà, gli altri e se stesso. Nello specifico attraverso il gioco simbolico o il gioco di ruolo sarà possibile ricoprire la funzione di un altro personaggio (il capitano di una nave, un supereroe, un astronauta, ecc.) ed entrare in un’altra ambientazione in cui sarà semplice superare le difficoltà vivendone i risvolti emotivi. Il tutto deve essere appieno condiviso con l’adulto di riferimento. È importante sottolineare che l’obiettivo non deve essere affrontare il corona-virus, quanto piuttosto far venir fuori lo stato emotivo del bambino, fornendogli in maniera simbolica degli strumenti per poter affrontare le sue paure e preoccupazioni a riguardo;
- Creazione di nuove routine: la vita del bambino e di tutti noi prima di questo stato emergenziale era costituita da impegni ben specifici ed organizzati. Diventa fondamentale che, anche durante la prolungata permanenza in casa a cui siamo costretti, si abbia ordine e attività ben chiare da svolgere nell’arco della giornata;
- Mantenere i contatti: l’uomo è un essere relazionale e lo è sin da neonato, tale caratteristica innata deve essere assecondata in ogni circostanza. I bambini devono sapere che fuori non c’è nessun grave pericolo e che le persone a cui loro sono legati continuano a stare bene. Bisogna impedire che si perdano i legami con gli altri e attraverso l’uso della tecnologia favorire la comunicazione e le relazioni;
- Raccontare il passato e sognare il futuro: usufruendo di foto, immagini e video è possibile ripercorrere la vita del bambino, concentrandosi soprattutto nell’ultima fase della stessa. Il ricordo di ciò che è stato permette anche ai più piccoli di rimanere aggrappati a se stessi e alla propria vita rivivendone le emozioni. Allo stesso tempo, sognare quel che sarà, fare dei progetti, immaginare il domani garantisce al bambino la forza di affrontare serenamente il momento attuale in funzione di un futuro ricco di nuove emozioni.
Ogni strategia indicata può essere seguita come modello e deve essere personalizzata per ogni bambino.
È da sottolineare che gli strumenti a disposizione dei bambini siano ben efficaci ed utili al suo funzionamento, perciò fornendo i giusti strumenti saranno loro stessi ad elaborarli per il proprio benessere.