Cos’è l’omeopatia?
La medicina omeopatica è una disciplina che sfrutta sostanze di origine vegetale, animale, minerale ecc. ultra-diluite per il trattamento personalizzato delle patologie.
Il motto che identifica tale dottrina è “il simile cura il simile”.
Sarebbe troppo lungo e limitativo poter esporre in un breve spazio la storia dell’omeopatia e tutte le sue varianti ma, in linea generale, il principio cardine della stessa disciplina è che si può produrre una cura del paziente stimolando il suo organismo con le stesse reazioni che hanno portato l’individuo ad ammalarsi.
In che cosa consiste l’omeopatia?
Un esempio pratico di come l’omeopatia funziona (non esaustivo ma molto efficace) è il seguente:
Se un soggetto si avvelena di Arsenico va incontro (fra i vari effetti) a broncocostrizione con difficoltà respiratoria. Somministrando Arsenico in dose omeopatica ad un soggetto con broncocostrizione si produrrà esattamente l’effetto opposto: la broncodilatazione.
Ci si potrebbe chiedere: ma se somministro un veleno come l’Arsenico non rischio di produrre effetti avversi legati allo stesso veleno?
I prodotti omeopatici trattano le sostanze di origine sottoponendole a due processi: diluizione e dinamizzazione.
La diluizione è quel procedimento che diluisce in maniera importante la sostanza madre in un solvente fino a superare percentuali di diluizione oltre le quali scompare una presenza materiale della sostanza originaria.
Tale punto ha prodotto, infatti, dibattiti in merito all’efficacia dell’omeopatia non trovando più presenza della sostanza madre in contenuti materiali o “ponderali” nelle soluzioni omeopatiche al di sopra di alcune diluizioni.
In riflessioni successive pubblicheremo cenni in merito a tale dibattito. In tal sede ci si limita a osservare che, grazie a tale procedimento, vengono ridotti al minimo gli effetti collaterali della stessa soluzione omeopatica.
La dinamizzazione implica la rapida e ripetuta successione o agitazione o shacheraggio della soluzione precedentemente diluita. Tale fenomeno sarebbe alla base di un potenziamento o attivazione della stessa soluzione. Anche in tal caso sarebbe necessario scrivere un intero capitolo riservandoci in tal sede a descrivere succintamente il significato di tale termine.
Cosa fa e come lavora l’omeopatia?
I rimedi o cure omeopatiche pertanto agiscono riequilibrando, secondo l’esempio su esposto, le funzioni dell’organismo del singolo paziente.
In alcuni casi l’azione diretta della sostanza contenuta nel rimedio omeopatico esplica le sue azioni perché legate a particolari elementi presenti nello stesso prodotto omeopatico
Ad esempio, l’arnica montana è un elemento di origine vegetale che contiene fra le altre sostanze flavonoidi.
Grazie a tale composizione esercita una azione antinfiammatoria ed analgesica.
In altri casi l’azione del prodotto omeopatico è legata all’annullamento delle alterazioni che la stessa sostanza diluita provocherebbe nell’organismo se non diluita e dinamizzata (vedi esempio Arsenico)
Una visita omeopatia è molto approfondita perché è volta alla ricerca della sostanza, medicinale omeopatico, che sia in grado di coincidere esattamente con l’organismo del paziente.
Si indaga su tutte le componenti fisiche, psichiche, sociali ed ambientali del paziente.
Cosa cura l’omeopatia?
La medicina omeopatica trova impiego in svariate patologie.
Il suo razionale utilizzato deve essere affidato a professionisti e a medici esperti e formati in materia. Nonostante in Italia possa praticare l’omeopatia qualsiasi medico abilitato senza ulteriori specializzazioni specifiche, alcuni Ordini dei Medici hanno approntato a tal proposito un albo straordinario nel quale sono registrati tutti i medici che hanno esibito una evidenza di esperienza in medicina omeopatica. Nel mio caso, è reperibile il mio nome nell’Albo dei medici omeopati dell’Ordine dei Medici di Roma.
Possono essere curate patologie ortopediche, neurologiche, cardiovascolari, reumatologiche, neoplastiche, psichiatriche (come i disturbi di ansia) ecc.
È fondamentale comprendere, però, che per cura non si intende sempre guarigione ma anche miglioramento della condizione preesistente.
Chiaramente laddove possibile l’obiettivo della terapia omeopatica è quello della remissione totale della patologia da trattare ed è necessario non indurre il paziente a sospendere eventuali terapie tradizionali intraprese.
La medicina omeopatica ed i prodotti omeopatici possono essere, se prescritti da operatori esperti, integrate alle terapie convenzionali.
Dove è riconosciuta l’omeopatia?
Su tale punto ci si riserva di pubblicare successive e future riflessioni.
Ogni anno vengono pubblicati libri e articoli su riviste generaliste o si assiste a dibattiti televisivi che il più delle volte affrontano tale argomento in maniera ideologica e poco scientifica.
Non esistono in medicina panacee per tutti i mali e la ricerca scientifica è in continua evoluzione.
Grazie alla mia esperienza di ricercatore universitario ho preferito riservare le mie riflessioni a studi scientifici, che mi vedono come primo autore, pubblicate e divulgate nei contesti che, a mio avviso, sono quelli consoni a tale dibattito: le riviste scientifiche e le aule universitarie.
Con questa affermazione non si vuole sostenere che l’informazione scientifica sia sbagliata e che non sia utile per la comunità mettere a disposizione conoscenze nuove traducendole in termini comprensibili per tutti anche in contesti meno ufficiali.
Si vuole soltanto rimarcare l’eccesso di informazioni a volte faziose in un senso e nell’altro e peraltro scorrette portate avanti da soggetti non specialisti in materia a volte solamente con il fine di fare spettacolo, intrattenimento nei talk show più in voga.
Contesti nei quali ci si interrompe, si ha a disposizione un tempo troppo stringato per poter esporre nella loro interezza concetti che per la loro peculiare essenza richiedono spazi più strutturati e meno legati al tempo necessario per poi poter vendere spazi pubblicitari.
A volte, peraltro, spazi di divulgazione generalista nei quali è già scritto un copione che vede sostenitori e avversari studiati per accendere dibattiti che il più delle volte esitano in urla e risse grottesche.
L’omeopatia nella mia esperienza può avere una sua efficacia ed un suo riconoscimento solamente se viene studiata ed impiegata secondo un atteggiamento scientifico, con le giuste indicazioni come d’altronde avviene per tutte le specialistiche medico chirurgiche.
In atto, l’omeopatia è riconosciuta in India, in alcuni ospedali Israeliani, in molti paesi europei e delle Americhe.
In altri paesi è ancora attuale un dibattito in merito, le cui luci-ombre sono esposte nelle precedenti riflessioni.
In conclusione, l’omeopatia è una metodica sicura, che mette al centro il paziente con le sue esigenze e che fornisce una cura personalizzata e globale dell’individuo con lo scopo di equilibrare non solo un singolo sintomo ma la persona nel suo insieme.
Nella mia esperienza ho curato svariate patologie utilizzando l’integrazione di farmaci omeopatici e ho contribuito con la mia attività di ricerca scientifica tuttora attiva di decodificare gli aspetti ancora non chiari di tale metodica
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