La rieducazione posturale globale (RPG), nasce nel 1980 da Philippe Souchard, dal quale prende il nome l’omonimo metodo Souchard (la rieducazione posturale globale è definita anche con questa nomenclatura). È una tecnica riabilitativa che mira al riequilibrio, tramite un approccio globale, delle alterazioni dovute a tensioni muscolari e delle disfunzioni articolari del corpo umano.
Il fisioterapista utilizza tecniche di terapia manuale, usa posture guidate, passive ed attive utili ad allungare le catene muscolari, per ottenere un riequilibrio della globalità delle fasce muscolari.
Le catene muscolari
Le catene muscolari sono costituite da una serie di unità funzionali che lavorano in modo complementare e si influenzano reciprocamente: tramite le fasce connettivali, i muscoli, anche lontani, sono comunque collegati e funzionalmente aiutano il mantenimento delle posture attive e l’esecuzione di movimenti semplici e complessi.
I muscoli possono essere suddivisi in agonisti, cioè che cooperano insieme per eseguire una determinata azione; antagonisti, che svolgono azioni contrapposte.
In realtà, questi ultimi non agiscono attraverso un vero e proprio antagonismo ma tramite un equilibrio complementare che bilancia le tensioni fasciali.
Il nostro corpo, dal punto di vista anatomico, viene suddiviso in:
- Catena posteriore di cui fanno parti i seguenti muscoli: ischio crurali, tricipite surale, glutei e rotatori esterni dell’anca, erettori spinali e retto del femore;
- Catena anteriore che comprende: sistema di sospensione del diaframma, i muscoli ileopsoas, adduttori, tibiale anteriore;
- Laterale dell’anca, muscoli: tensore della fascia lata, fibre superiori del grande gluteo.
Invece, dal punto di vista funzionale, si parla di
- Funzione statica: che consente di mantenere tutte le posizioni assunte, dunque di mantenere la postura, che sia essa seduta, ortostatica, supina, prona ecc. Tale funzione è suddivisa in:
- estensione: mantenere posizioni erette e avere sempre l’orizzontalità dello sguardo
- sospensione: i muscoli, insieme ai legamenti de alle articolazioni “rigide” (che sono prive o con pochi gradi di movimento e sono unite da strutture fibrose o dischi cartilaginei), permettono di sostenere, ad esempio il braccio a livello dell’articolazione della spalla (deltoide, cuffia dei rotatori e capo lungo del bicipite) o la gabbia toracica (muscoli spinali dorsali, sistema sospensorio del diaframma) contro la forza di gravità che tende a lussare queste strutture.
- Tensioni reciproche: ciò che permette di mantenere il corretto posizionamento e allineamento delle articolazioni.
- Funzione dinamica: è svolta dai muscoli mobilizzatori globali che producono movimenti rapidi e balistici e sviluppano maggior forza.
Il nostro corpo è sottoposto quotidianamente ad attività ripetitive in ambito lavorativo (si tratta spesso di attività sedentarie, in cui si passano molte ore passate davanti ad un computer o in macchina oppure mansioni in cui si sollevano continuamente carichi pesanti sempre con gli stessi schemi motori), in ambito sportivo (infatti in allenamento si ripetono gesti specifici per migliorare la qualità delle performance, ma se eseguiti scorrettamente o utilizzando catene muscolari retratte si favorisce l’insorgere di problematiche muscolari e articolari) e domestico (attività di gestione della casa o del proprio tempo libero).
In ognuna di queste situazioni si mantengono a lungo posture fisse che spesso sono errate e nocive e si compiono scorrettamente movimenti ripetuti.
Lo stress, inoltre, può avere effetti di attivazione del Sistema Nervoso Autonomo (SNA) che regola tutte le funzioni interne vegetative del corpo umano e ha la sede di regolazione centrale nell’ipotalamo; a seconda degli stimoli che il corpo riceve libera specifici neurotrasmettitori che hanno come scopo due effetti contrapposti:
- Attivare meccanismi catabolici (regolazione ergotropica);
- Attivare una reazione più modulatrice e di ripristino della normale situazione con meccanismi anabolici (regolazione trofotropica).
Condizioni di stress prolungato nel tempo stimolano l’attività ergotropica del SNA portando effetti negativi quali:
- Aumento del tono ed iperattivazione muscolare
- Accorciamento delle fibre muscolari
- Retrazione del tessuto connettivo fasciale che riveste i muscoli
- Perdita di elasticità
- Ridotto apporto di O2 e nutrienti
- Riduzione della forza e resistenza muscolare
- Irritazione delle fibre nervose
- Dolore locale e dolore irradiato
L’insieme di queste cause porta ad uno squilibrio dei muscoli posturali; in particolare alcuni saranno sottoposti ad un maggior carico di lavoro e con il passare del tempo saranno sempre più accorciati e contratti ed i muscoli antagonisti complementari saranno “allungati” e più deboli.
Si introduce così il concetto di fisiopatologia muscolare. Un muscolo ipertonico e retratto subisce delle modificazioni:
- Perdita di elasticità;
- Perdita della capacità di allungarsi;
- Perdita di forza;
- Perdita di resistenza.
Col passare del tempo subirà delle modificazioni strutturali dovute a una condizione di ischemia cronica con conseguente diminuzione dell’apporto sanguigno, minor concentrazione di ossigeno e sostanze nutrienti e minor capacità di produrre energia da parte delle miocellule con una conseguente riduzione delle fibre contrattili.
Al contrario si ha un aumento locale delle sostanze di rifiuto del catabolismo cellulare che hanno effetto irritativo sulle fibre nervose locali e portano ad una sensibilizzazione periferica. Quando gli stimoli dolorosi si protraggono a lungo per la mancata risoluzione delle cause può avvenire un fenomeno chiamato “centralizzazione del dolore” ovvero un’ipersensibilizzazione dei neuroni del sistema nervoso centrale che porta a percepire come dolorosi anche stimoli che non lo sono (ad esempio semplici stimoli tattili). Questo è il meccanismo del dolore cronico.
Se non è individuata e corretta la causa o le cause principali, quelli che nascono come problemi locali si trasmettono ad altri distretti corporei.
Inoltre, il nostro corpo e il nostro sistema nervoso mette in atto meccanismi di difesa che ci permettono di vivere la quotidianità svolgendo le nostre attività senza dolore. Da questo si sviluppano compensi, cioè l’assunzione di posizioni che non fanno percepire dolore o che lo riducono. Ma questi meccanismi potrebbero sfociare in sindromi dolorose che coinvolgono vari distretti del corpo con sintomatologie complesse, dolori irradiati e importanti limitazioni funzionali (cervicobrachialgia, cefalee muscolotensive e cervico geniche, dorsalgie con dolori costali e sternali, lombalgie accompagnate da problematiche radicolari o pseudoradicolari).
Obiettivi e trattamento
L’RPG ha come obiettivo primario quello di intervenire sulle alterazioni dei muscoli statici posturali per ricercare la causa primaria del dolore originario e dei compensi che ne derivano. Ha tre caratteristiche fondamentali:
Individualità: ogni individuo è diverso e ogni patologia muscoloscheletrica, seppur con caratteristiche di base comuni, è legata al singolo paziente, cioè ha delle caratteristiche individuali che dipendono da una serie di fattori anatomici strutturali e ambientali esclusivi, che quindi cambiano una persona dall’altra. L’RPG analizza e propone un lavoro individuale e trattamenti individualizzati e non stereotipati.
Causalità: dalla valutazione iniziale è ricercata la causa primaria, che può essere un dolore cervicale legato ad una lombalgia ecc..
Globalità: il paziente è inquadrato in toto, dunque alla messa in tensione globale delle catene muscolari, per eliminare anche i compensi creati dalla causa primaria.
La RPG come metodo riabilitativo di ginnastica posturale si basa su esercizi terapeutici che sfruttano come meccanismo d’azione l’allungamento della componente muscolare retratta e il conseguente rilasciamento riflesso del muscolo stesso generato dal sistema nervoso centrale conseguentemente ad uno stretching prolungato nel tempo.
L’esercizio terapeutico di basa su posture attive, guidate dal fisioterapista, globali, che sfruttando le contrazioni muscolari a bassa intensità, favoriscono l’allungamento progressivo delle catene muscolari.
L’attività del fisioterapista prevede anche tecniche di terapia manuale al fine di garantire il miglior allungamento muscolare e il trattamento di problematiche articolari.
Quando il trattamento sta per volgere al termine, è svolto un lavoro di integrazione dinamica per il recupero della piena coscienza posturale per rieducare i corretti meccanismi di attivazione neuromuscolare stimolando la capacità di autocorrezione e le posture corrette.
Gli obiettivi che si pone la rieducazione posturale globale sono i seguenti:
- Riduzione e eliminazione del dolore
- Ripristino della corretta fisiologia muscolare
- Decompressione articolare
- Recupero della corretta igiene posturale
- Sviluppo di capacità di autocorrezione.
Quante sedute occorrono e quanto costa una seduta di RPG?
La RPG si struttura in cicli da 5 o 10 sedute individuali, con durata di circa 1 ora, in una prima fase con una seduta a cadenza settimanale e in seconda fase cadenza mensile o ancora più dilatata nel tempo, in base ai casi.
Il prezzo di ciascuna seduta è di 50 euro.
Come prenotare una visita per rieducazione posturale globale in provincia di Reggio Calabria?
Puoi prenotare una visita fisiatrica per stabilire le sedute e il trattamento di riabilitazione posturale globale, presso il nostro centro medico Riabilia, in Calabria.
Presso il nostro centro medico potrai richiedere visite specialiste presso diversi medici esperti
nella propria branca di riferimento.
Potrai facilmente prenotare visite con un neurologo, con un medico specializzato in terapia del dolore o con un reumatologo.
Scopri sul nostro sito tutte le visite specialistiche che puoi prenotare nel centro Riabilia!