Visita Specialistica Cardiologica

La visita cardiologica prevede, in primis, una parte di raccolta di dati anamnestici, prossimi e remoti, che permettono di inquadrare il paziente anche su malattie pregresse, eventuali fattori di rischio, quali il fumo, alimentazione non corretta, sedentarietà, l’ipercolesterolemia, lo stress, il diabete mellito, e anche segni e sintomi quali dolore toracico, affanno, capogiri, palpitazioni, sincope. A seguire, vi è la valutazione obiettiva che parte dall’osservazione del paziente, si verifica infatti il pallore, l’umore, segni di gonfiore agli arti inferiore, peso. Verrà poi misurata, con l’utilizzo di uno sfigmomanometro, la pressione arteriosa. Segue la valutazione della dimensione del cuore, con una mano sul torace, per verificare che non sia ingrossato, e la valutazione del fegato, con la palpazione dell’addome. Lo stato di vene e arterie è valutato, tramite lo stetofonendoscopio, con l’auscultazione di suoni polmonari, eventuali soffi o anomalie verranno rilevati in questa fase. Con l’ausilio delle dita verificherà il polso arterioso (una variazione di pressione) in diversi punti del corpo (polso, collo, incavo del gomito, ascella, inguine, ginocchio e piede). Viene eseguito anche l’elettrocardiogramma (ECG) a riposo.